![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
La Forma dell'Acqua
(300) // (Pg-13.)
Bob Bryar/Frank Iero/Jamia Nestor
'Se dicesse di non aver mai avuto dubbi, Bob mentirebbe, più che altro a se stesso'
Scritto per la challenge 'Euforia' @
it100 + #42 'Triangolo' @
fanfic100_ita. ♥ a
tina_nocturne &
veecious per la pazienza, a
anne_elliot per averci dato un'occhiata, a tutte e tre per il costante hands holding. Ily.
**
Se dicesse di non aver mai avuto dubbi, Bob mentirebbe, più che altro a se stesso.
In linea generale, no, non è successo; nonostante la particolarità della loro situazione e il fatto di essere stato l'ultimo ad inserirsi in linea temporale, Bob ha sempre saputo dove e come posizionarsi. Quale fosse il suo ruolo all'interno di un meccanismo già collaudato, già funzionante.
Nello specifico però, un piccolo, insignificante dubbio Bob l'ha avuto. Non quando gli hanno parlato delle loro intenzioni per la prima volta, né quando, in piedi di fianco a Gerard, li ha visti scambiarsi gli anelli, un bacio.
Le parole 'e se…' hanno fatto capolino più tardi, nel momento in cui si è avviato verso la sua camera, lasciandosi indietro la coppia di sposi e i resti del ricevimento nuziale. Un minuscolo tarlo, nulla più, rimasto celato durante la cerimonia e il successivo pranzo, momento in cui l'euforia generale ha raggiunto l'apice. Bob non si è lasciato coinvolgere da essa, solo sfiorare, troppo occupato ad inseguirli con lo sguardo; due macchie blu e bianche, alle quali ha faticato a star dietro.
Terreno fertile per il tarlo, che infatti non ha tardato a manifestarsi.
"Che stronzata."
Eppure, il dubbio è rimasto, accompagnandolo nel solitario tragitto fino alla stanza numero 205, quella che Jamia ha prenotato per lui. Il dubbio gli ha tormentato i pensieri, insinuandosi tra essi quando ha ruotato la chiave nella serratura, ha rifiutato di dissolversi mentre ha fatto scattare l'interruttore, illuminando la camera deserta.
Il dubbio è poi svanito, lasciandolo in balia del sollievo dopo essersi accorto del messaggio in entrata sul suo cellulare: poche parole e il numero di un'altra stanza.
Quando Bob è uscito nel corridoio, l'unico sentimento che un po' lo ha infastidito è stato un lieve, sottile senso di colpa.
(300) // (Pg-13.)
Bob Bryar/Frank Iero/Jamia Nestor
'Se dicesse di non aver mai avuto dubbi, Bob mentirebbe, più che altro a se stesso'
Scritto per la challenge 'Euforia' @
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-community.gif)
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-userinfo.gif)
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-userinfo.gif)
![[livejournal.com profile]](https://www.dreamwidth.org/img/external/lj-syndicated.gif)
**
Se dicesse di non aver mai avuto dubbi, Bob mentirebbe, più che altro a se stesso.
In linea generale, no, non è successo; nonostante la particolarità della loro situazione e il fatto di essere stato l'ultimo ad inserirsi in linea temporale, Bob ha sempre saputo dove e come posizionarsi. Quale fosse il suo ruolo all'interno di un meccanismo già collaudato, già funzionante.
Nello specifico però, un piccolo, insignificante dubbio Bob l'ha avuto. Non quando gli hanno parlato delle loro intenzioni per la prima volta, né quando, in piedi di fianco a Gerard, li ha visti scambiarsi gli anelli, un bacio.
Le parole 'e se…' hanno fatto capolino più tardi, nel momento in cui si è avviato verso la sua camera, lasciandosi indietro la coppia di sposi e i resti del ricevimento nuziale. Un minuscolo tarlo, nulla più, rimasto celato durante la cerimonia e il successivo pranzo, momento in cui l'euforia generale ha raggiunto l'apice. Bob non si è lasciato coinvolgere da essa, solo sfiorare, troppo occupato ad inseguirli con lo sguardo; due macchie blu e bianche, alle quali ha faticato a star dietro.
Terreno fertile per il tarlo, che infatti non ha tardato a manifestarsi.
"Che stronzata."
Eppure, il dubbio è rimasto, accompagnandolo nel solitario tragitto fino alla stanza numero 205, quella che Jamia ha prenotato per lui. Il dubbio gli ha tormentato i pensieri, insinuandosi tra essi quando ha ruotato la chiave nella serratura, ha rifiutato di dissolversi mentre ha fatto scattare l'interruttore, illuminando la camera deserta.
Il dubbio è poi svanito, lasciandolo in balia del sollievo dopo essersi accorto del messaggio in entrata sul suo cellulare: poche parole e il numero di un'altra stanza.
Quando Bob è uscito nel corridoio, l'unico sentimento che un po' lo ha infastidito è stato un lieve, sottile senso di colpa.